•·.·''·.·••:۞:•• vocedivento ••:۞:••·.·''·.·•

7 giu 2017

La clemenza è altra cosa


In questi giorni si discute parecchio sulla possibilità di scarcerare  un importante  capo dell'organizzazione mafiosa. I motivi sono quelli riguardanti la  salute e qualcuno parla di clemenza, di atto umanitario senza che  questo argomento mi trovi d'accordo.  Pur augurando  a quel personaggio d'essere curato al meglio  come dovremmo esserlo  tutti,  penso sia doveroso che resti  in carcere.  Mandarlo a casa sarebbe un gesto grave, uno schiaffo alle vittime e a chi ancora oggi patisce delle decisione che  lui continua a prendere dal luogo di detenzione.

Leggo  QUI che solo pochi giorni fa il personaggio in questione ha voluto presenziare all’udienza in seguito alle  minacce di morte nei confronti di don Luigi Ciotti e questo fatto rassicura sulla sua salute.  Ma anche in presenza di gravità penserei che la scarcerazione sarebbe un gesto poco pietoso nei confronti della società e di chi lavora per la giustizia e l'equità sociale.

Questo che chiamano  gesto  "umanitario", non (ce) lo possiamo permettere. NO.

17 commenti:

  1. Penso anche che sia necessaria la certezza della pena. Lo stato italiano è laico, e una volta che c'è stata una condanna, oltretutto per reati tanto gravi da richiedere una carcerazione con regime 41 bis, bisogna che la pena venga certamente scontata. Questo messaggio dovrebbe passare per tutti e maggior ragione per uno come Riina.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sottoscrivo tutto. La certezza della pena è importante come la legge che la decreta.
      Ciao.

      Elimina
  2. no comment....

    tanti auguri SARI ... ti auguro un super, meraviglioso, fantastico,mega BUON COMPLEANNO
    Un abbraccio stretto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tesoro d'una Silvia... grazie. Auguri presi e abbraccio ricambiato con tanto affetto.
      Ciao.

      Elimina
  3. Anche da me un augurio di tanta salute e buona vita! Ieri la piattaforma da cui posso giungere a te, non funzionava per i soliti misteriosi motivi. Però te li ho lasciati nel sito di NINO. Un grande abbraccio, appena posso ti telefono.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Lili, hai trovato il modo per bypassare la piattaforma: brava.
      Abbraccio ricambiato.
      Ciao.

      Elimina
  4. volevo scrivere pure io qualcosa al riguardo. sono assolutamente d'accordo con la conclusione. naturalmente non posso sapere come stiano di preciso le cose adesso. ma si tratta di un individuo che ha compiuto reati gravi e avuto legami e interessi illeciti importanti. non ne faccio quindi una questione morale o punitiva

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La morale è necessaria, la punizione dovrebbe esistere solo in certi casi.. al suo posto dovrebbe esserci il (possibile) recupero di chi ha commesso gesti gravi.
      Ciao.

      Elimina
    2. penso che un reale cambiamento e recupero sia molto difficile e raro. naturalmente concordo: si dovrebbe tendere a questo risultato. ciao

      Elimina
    3. la settimana scorsa è intervenuto al "festival della lentezza" ayala, che fu pubblico ministero al maxiprocesso. ha detto che senza riina (e i suoi metodi) non si sarebbe realizzato. ciao

      Elimina
    4. Anche leggendo la notizia che mi porti, penso che l'inquinamento delle menti sia arrivato a un punto di degenerazione tale da credere non sia possibile, per la maggior parte dei maggiorenti del nostro paese, rimanere al posto che occupano senza fare danni irreparabili.
      Ciao.

      Elimina

- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.