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27 dic 2015

Par di non crederci




"Par di non crederci. Ma il Natale resta in libera offerta e risponde con un fatto  preciso, ripetuto da tutti i presepi, anche quelli del supermarket. Quel fatto (da prendere o lasciare) è il Bambino cui fu posto nome Gesù. Le cronache che gli fanno seguito sono il reportage chiamato Vangelo. I cronisti che l'hanno scritto risultano attendibili, e la Storia lo sa. E' toccato agli evangelisti mettere a verbale la vicenda - senza eguali - di un uomo affascinante, che domanda d'essere condiviso come figlio di Dio, nato da vergine, giusto, santo, misericordioso, paziente, torturato su un legno sordido, risorto e garante di continua, paterna, affidabile presenza nel volgersi delle generazioni umane e anche nel dolore che insiste a segnarle.

Giorgio Torelli -  da "La cometa in prestito"



14 commenti:

  1. Giorgio Torelli. Non ebbe mai dubbi e Montanelli lo spedì amichevolmente fuori dal "Giornale" consigliandogli di non esagerare con le sue "assolute certezze". Brav'uomo, comunque. Buon anno a te e a queste belle pagine !

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    1. Mi piacciono le persone coraggiose, appassionate e Torelli lo è sicuramente. Sapevo che aveva contribuito a fondare il "Giornale" ma non che Montanelli lo avesse messo alla porta... leggerò ancora la sua biografia. Certezze a parte, è uno scrittore degno di questo nome perchè certe sue pagine sanno incantare.
      Buon anno a te e ai tuoi cari.

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  2. Signora Sari,
    in questi anni (o mesi, non ricordo) che la frequento su questi lidi
    ho imparato ad apprezzare quello che Lei, adorabilmente integerrima, scrive,
    ho imparato ad apprezzare le SUE cosiderazioni
    e anche la sua benevola fermezza,
    non riesco a capire perchè continua (per fortuna saltuariamente)
    a propinarmi il pensiero di altri che, ancorché interessante,
    non sarà mai fresco e contemporaneo come il Suo.
    Con immutata stima.

    Ciao Sari,
    Una parte del mio cervello ti ha scritto qui sopra,
    l'altra, la migliore, ti vuole augurare ogni bene per il 2016.
    Per parte mia continuerò a dilettarmi della lettura dei tuoi post.
    Ciao.

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    1. Ogni tanto mi piace riportare qualche brano e questo signor Torelli, nonostante la tarda età, ha conservato una scrittura fresca ma di sostanza.
      Tante grazie per quel che scrivi dei miei post, signor Nucci!
      Auguri per il 2016 in arrivo, sia clemente, gioioso e (perchè no) pieno di largo mare.
      Ciao.

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  3. E' appena iniziato questo nuovo anno....un anno bambino a cui voglio dare fiducia perché l'anno passato ci ha lasciato tanto amaro in bocca.... e questo è il mio augurio per te, Sari carissima, un augurio di serenità e pace, per te, per noi, per l'umanità intera!
    Un abbraccio con tutto il cuore!

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    1. Che bell'augurio, Fausta, grazie, lo terrò caro perchè dare fiducia è come sospingere, ingraziarsi il tempo perchè lavori a nostro favore.
      Mia cara Fausta, tanti auguri per il bene che desideri.

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  4. Come tu dici, le parole di Torelli sono parole che incantano e zampillano come sorgente d'acqua fresca. E questo nonostante io abbia altra visione di quell'uomo affascinante.

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    1. Sto conoscendo Torelli solo adesso e attraverso alcuni articoli che ho letto nel web... letture cercate per conoscere meglio lo scrittore de "La cometa in prestito" che mi è piaciuto molto. Sai come cerco i libri in biblioteca, se non ho la "lista dei desideri" con me? Dallo scaffale delle restituzioni recenti. Cosa legge il mio prossimo? Guardo, sfoglio, e se m'ispira porto a casa. Così, una quindicina di giorni fa, ho conosciuto Torelli. Tu dici di avere di lui un'altra opinione.. sarei curiosa di conoscerla ma so che sei sempre di corsa.
      Ciao.

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    2. No, non ho altra opinione. Solo, io non sono credente, ma ripeto che le sue parole incantano; in me restano, come dire, a livello "estetico". E' un po' strano, ma uno dei miei più cari amici è cattolico fervente e praticante. Non ci scontriamo mai, non abbiamo il desiderio di imporre all'altro la propria opinione o sentimento o un credo diverso. Ciao.

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    3. Il rispetto è alla base di ogni buon rapporto e crea armonia nel mondo.
      Un ricordo: un anno ero impegnata ad uno stand della festa parrocchiale e un giovane papà, che il parroco aveva assunto per dargli lavoro, mi chiese se avessi cenato... gli risposi di no, che il "cambio" non era arrivato e lui, musulmano in periodo di ramadan, si allontanò per tornare con un panino al salame. Non riuscivo quasi a deglutirlo... e dalla commozione e dal fatto che lui era digiuno da ben più di me.
      Ciao.

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  5. la Storia del panino col salame è quella che mi piace. ciao

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    1. Sai che non ricordo il salame? Le pagnotte di una delle storie sulla ritirata russa invece mi sono rimaste impresse... che terribile fame...
      Hai letto il libro o solo il racconto?
      Ciao.

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    2. l'hai scritto tu nella risposta al commento qui sopra. ciao

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    3. Hai scritto "storia" e pensavo ti riferissi al libro.
      Ciao.

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.