Riordinando, m'è capitato fra le mani un post-it piegato a metà: sopra, con elegante calligrafia, un nome e un numero di telefono fisso. Il nome è straniero e il numero è quello di un comune romagnolo.
Zivkica. Con un segnetto sulla Z.
Sorrido ad un ricordo ormai sbiadito e se mi spiace non rammentare la sua bella faccia, ho bene in mente il suo essere persona speciale, positiva, forte e piena di sentimenti alti.
L'avevo incontrata anni fa, in treno, e ci eravamo messe subito a chiacchierare con grande facilità, come ci fossimo conosciute altrove e in quel momento ritrovate.
Nell'ora di viaggio trascorsa insieme, ci raccontammo: io tratti della mia vita di casa, figli, lavoro.. lei ben altro: la terribile guerra jugoslava, la perdita drammatica del marito, della casa, dei parenti.
Quel giorno avevo un diavolo per capello come poche volte nella vita mi è capitato, perchè avevo appena subito un'ingiustizia di quelle dove non ci puoi fare niente e non ero capace di dirmi che in fondo la faccenda non era grave e che potevo dimenticare... ma non ce la facevo, non ancora, o forse non sarebbe passata mai.
Ma guardando gli occhi fermi e limpidi di Zivkica, ascoltando la sua voce pacata dire che bisogna guardare avanti, che il rancore appesantisce e stronca il sogno di un buon futuro per sè e i figli, mi sono commossa e calmata, piena di ammirazione davanti a tanta forza d'animo.
In me, in quel breve lasso di tempo, ogni punta aguzza s'era spuntata... ogni fatto irritante sparito, annullato da quella donna che raccontava fatti tremendi con toni pacati e la forza e la voglia di guardare oltre.
Un'ora passa in fretta e mentre il treno cigolava rallentando, ci siamo abbracciate e scambiate i numeri telefonici perchè avevamo stretto una grande amicizia e ci pareva - sì, posso parlare anche a nome suo ne sono certa - che fosse importante non perderci per quel tanto altro che avevamo ancora da raccontarci.
Invece no, non l'ho chiamata e lei non mi ha chiamata... ma mi piace pensare che, come me, abbia conservato il mio post-it a ricordo di un bell'incontro su un treno estivo che portava me a casa, lei nel suo nuovo futuro di pace.
Ripongo il post-it nel cassetto... mi regalerà ancora sorrisi e un profumo di cose buone.
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a volte un incontro anche di un'ora soltanto ci dona molti più pensieri, molte più emozioni e sensazioni di tanti rapporti quotidiani, che magari trasciniamo senza senso e ci lasciano davvero una traccia dentro.
RispondiEliminaun abbraccio Emanuela
E' come dici, Emanuela, e da come ne parli posso pensare che ne hai fatto esperienza.
EliminaCiao cara
Queste cose sanno di buono
RispondiEliminaritrovare vecchie cose scordate
e ripensare al vissuto di allora.
Mi alzo la mattina e vedo il ritratto di nonna Gemma
non so se sarà una buona giornata
ma intanto comincia bene.
Nonna Gemma, ricordo il tuo raccontare di lei... sì, è un bell'inizio di giornata il suo ricordo.
EliminaCiao.
grazie per questo ricordo che apre una speranza alla comprensione umana.
RispondiEliminaTi ho lasciato un commento di risposta sul blog crea pane e lavoro
ciao
Ci fa paura la diversità ma spesso non abbiamo alcun motivo di temere.
EliminaGrazie per la risposta che mi trova essenzialmente d'accordo.
Ciao
Quanti ricordi ti ha regalato quel post-it e quanta positività ti ha dato e ti darà ricordare quell'incontro nonostante la drammaticità dei suoi racconti.
RispondiEliminaGuarda un po' come un post-it in un cassetto può farci vedere le cose in modo diverso e magari raddrizzare la giornata.
Ciao SAri e buona settimana
Ci sono piccoli pezzetti di carta (come le foto) che ci trasportano altrove, quasi sempre in un luogo buono.. se li abbiamo conservati vuol dire che ne valeva la pena.
EliminaBuona giornata a te, ciao.
Fanne tesoro, ho sempre pensato che questi incontri combinati dalla vita, siano un modo per ricavare risposte.
RispondiEliminaUn abbraccio!
Tutti han da darmi lezioni, in positivo o in negativo e tutti gli incontri mi sono ugualmente utili e cerco (cerco!) di farne tesoro, Grazie, un abbraccio a te.
EliminaCiao
Finalmente di ritorno dopo una forzata assenza per impegni di lavoro.
RispondiEliminaSi fanno questi incontri che sembra aprano un mondo, che si possa parlare di amicizia da subito, con la promessa di portarla avanti. Ma è solo un sentimento, bellissimo, ma fugace. La mia vita è costellata di questo tipo di incontri che poi non ho coltivato, né io né l'altro. L'amicizia richiede stimoli forti e tanto tempo per crearla e mantenerla.
Bentornata!
EliminaCredo anch'io non sia possibile coltivare tutti gli interessi che sorgono durante la vita... ma qualche persona occupa un posto nel cuore e lì resta, a far da materasso alle crudezze o disillusioni della vita.
Ciao, a ben ritrovarci