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28 mar 2015

Il trito refrain del "va tutto bene"



Quando ho letto l'articolo del sempre bravo  Padellaro mi sono chiesta cosa fosse quel Pangloss che accostava all'imprenditore alimentare più noto del momento.




Stavo facendo colazione e il "pan" l'ho accostato al pancake, al  pancioccolato o a qualche prodotto sciaguratamente moderno di cui non ero a conoscenza.  (Sono  ancorata al pane  burro e marmellata)
Poi mi sono ricordata di Voltaire e ho pensato che  sì, quel tizio per certi versi gli poteva somigliare....  ma lui, è chiaro, agisce per convenienza e spregiudicatezza.

La domanda che mi sono successivamente posta riguarda me, noi: chi siamo?
Mah.
Rivado a sfogliare Voltaire.


.

15 commenti:

  1. Allora farò la stessa cosa anch'io, perché già il titolo di questo post mi incuriosisce e poi Voltaire ....

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    1. Non l'ho ancora sfogliato, non ne ho avuto tempo, ma mi piacerebbe farlo con te.
      Ciao.

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  2. ho letto l'articolo di Padellaro, ho letto il tuo commento sopra e mi esce un'unica riflessione. Noi chi siamo?
    Siamo persone stanche che la loro intelligenza, capacità critica, sensibilità, vengano continuamente prese in giro. E' una cosa che mi manda in bestia e che non accetto.E non accetto la " morale" che ci viene propinata da certe persone.
    Buon fine settimana, qua tempo bellissimo! Emanuela

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    1. Sì, siamo come dici... l'ira, la stanchezza, lo scontento, lo schifo...
      Spiego meglio la mia domanda sul "chi siamo": come reagiamo, come regoliamo la nostra vita, ci lasciamo condurre dagli eventi ci fa comodo credere giusto chi parla più forte, riusciamo a prenderci colpe e meriti, cerchiamo/costruiamo il bello o ci accontentiamo di quel che si trova cammin facendo? Voltaire, nel suo Candido, ha messo tanti personaggi e tante situazioni che ognuno ci si può specchiare.
      Tempo buono anche qui, ma da te sicuramente è meglio per via dello strabellissimo che hai di contorno. Ciao cara.

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    2. ho sempre cercato di non lasciarmi condurre dagli eventi,detesto chi, per farsi ascoltare, parla troppo forte, non mi accontento di ciò che trovo, se non mi convince; ero così anche a 15 anni e sono così a 56......Cambiano o, almeno per me, sono cambiati i comportamenti: a 15 anni era il classico bastian contrario, polemica, la " pecora nera"! Ora, forse un po' più riflessiva, non taccio mai di fronte a ciò che non mi va bene, cercando di non polemizzare ma di argomentare. E sono sempre più convinta della giustezza del vecchio detto " la bellezza ci salverà". Emanuela

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  3. Secondo me dipende dall'età, e dall'età che "ci sentiamo dentro".Io, i miei anni che sono anche troppi ed insperati, li sento tutti per quanto possa illudermi di cambiare le cose che mi girano intorno, anche se comunque vivo secondo ciò che scelgo, per quanto mi riesce. "Chi siamo", non lo sapremo mai, se non parzialmente e forse. Mangio volentieri anche la zuppetta di latte col pane raffermo, ovviamente col burro e marmellata...si fa festa! Bacione caRina, e buona domenica delle palme.

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    1. Beh, visto che non siamo entrambe giovani, posso chiederti se anche tu, in questa stagione della vita, ti poni le stesse domande di quando avevi quindici anni?
      Dicono che le domande sono quelle che contano davvero nella vita, anche se non prevedono risposte. Credo sia così.
      Ciao, ottima domenica delle palme anche per te, ciaooo.

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    2. Quando avevo quindici anni la mia famiglia compreso me, collaborava alla gestione in proprio di un bar/pasticceria/coloniale in cui avvenivano molte discussioni di clienti che ascoltavo senza partecipare e tante sarebbero state le mie domande e le mie derisioni e/o i miei rari consensi.Ma chissà perché mi tenevo tutto dentro valutando il mio daffare del mio futuro che ho nel mio piccolo realizzato, ossia facendo le mie scelte. Ti dirò che ce n'erano tanti di "talebani nostrani" e purtroppo la semenza non si è estinta ancora.Ma appartengo alla specie di coloro che sperano.Sempre.

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  4. Lessi il Candide da ragazzo
    adesso che son vecchio leggo i bugiardini

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    1. Troppo forte, Nucci, davvero... ma so che scherzi e sei sano come un pesce.
      Ciao.

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  6. Grande NUCCI !
    Sari, noi siamo Pan e salam.......:)

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    1. Mangi il salame light, quello con pochi grassi? Io preferisco quello di sempre... meglio una fetta in meno ma buona.
      Ciao Giba.

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  7. Ciao Sari Carissima, riesco a passare poco dal tuo blog (anche dal mio!!!) invece mi piace tanto leggerti e leggere i commenti sempre intelligenti che trovo qui.
    Mi pongo domande praticamente da quando sono nata, visto il tempo di guerra, ma risposte ne ho trovate pochine e quelle poche hanno generato subito nuove domande....75 anni di domande...potrei scrivere un libro!!!!
    Un abbraccio...vado a farmi una bella fetta di pane col salame toscano, grasso e saporito!!!!

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    1. So che hai poco tempo, Fausta, così come so della nostra stima reciproca. Sì, come te penso che il mio commentarium sia ottimo sotto molti punti di vista e leggerli è sempre motivo di ulteriore riflessione, per me. Altrettanto piacevole è la visita che faccio a "casa tua " da cui non torno mai a mani vuote.
      Toscana: terra di goloserie di ogni genere; il bello e il buono hanno abitato in quelle terre molto a lungo e ... si vede. Ti saluto con un abbraccio, mia cara. Ciao,.

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