Questa mattina, alla radio, si parlava dell'olio e della mosca olearia che ne ha devastato la produzione tanto da farla calare del 40%. Si diceva, inoltre, che il prezzo dell'olio salirà parecchio, quest'anno.
Di questo argomento sapevo già parecchio per avere letto Vitamina di ---> Iris & Libellule .
Mentre ascoltavo, mi sono ricordata del mio primo viaggio in Puglia e dei tanti uliveti che vedevo per la prima volta. Non pare impossibile che da piante così contorte, e apparentemente secche, possa nascere quel prodotto magnifico e dorato che è l'olio?
Ecco, con questa suggestione negli occhi, ho cercato ulivi e ne ho fatto una cartolina con un verso di Neruda che, affascinato dalla bontà dell'olio, ha dovuto scriverne.
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L'ulivo e la sua resistenza. Mi ricorda Renato.
RispondiEliminaLi potava, li curava tenendo ordine anche intorno ai tronchi.
Nel 1985 nevico e ghiacciò tutto, alla base di quei tronchi contorti come per incanto uscirono i polloni e da lì nuova vita e buon olio. Spero che questa mosca, per il prossimo anno si dimentichi la strada per tornare dai nostri ulivi.
Quest'anno è stata una strage. L'uomo deve ricominciare a centillinare le cose buone e imparare che nulla è eterno, Ricomincerà così a gustare una buona fetta di pane con un filo d'olio.
Ciao SaRina cara.
Mi è piaciuto il tuo associare l'ulivo a Renato. Renato che r-esiste. Nei legni contorti scorre olio buono, chissà che scorre nelle vene del suo vecchio tronco. Spero gioia, quella semplice dei bimbi e dei saggi che si beano di quel che vedono intorno.
EliminaCiao fatina mia.