2 apr 2013
Medicine e brevetti
Glivec è il nome di un farmaco che inibisce alcuni tipi di cancro e la Novartis, l'azienda che l'aveva "inventato", sette anni fa fece causa alle aziende di farmaci generici che producevano lo stesso prodotto a prezzi infinitamente più bassi, sostenendo che il brevetto andava rispettato.
Il brevetto della molecola era scaduto ma la ditta l'aveva rinverdito proponendolo come nuovo e così iniziò il contenzioso teso ad averne ancora l'esclusiva.
Le aziende indiane, che si sono battute per produrre questo medicinale, si sono viste ora riconosciuto il diritto perchè la Corte Suprema di New Delhi ha respinto il ricorso della Novartis.
Eureka!
Per capire l'importanza di questa vittoria, basti pensare che per un mese di cura la spesa della Novartis è di 2600 $ contro i 175 del prodotto indiano (dato preso da la.stampa.it) e che l'India, con il Brasile, è l'azienda che produce la maggior parte dei farmaci generici. Ecco che risulta evidente come questo successo indiano vada a vantaggio dei malati di tutto il mondo.
A sostegno delle aziende indiane, a suo tempo, si raccolsero firme nel web (non ricordo la cifra ma fu enorme) ed anch'io ho aderito... questa vittoria è quindi, per infinitesima parte, anche mia. Non tutto è inutile, per noi "piccoli", è bene ricordarlo. Che sarebbe il grande oceano senza piccolissime gocce?
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grazie anche a te battagliera signora
RispondiEliminaCon le mie piccole armi, mi batterò sempre per le cose a cui tengo.
EliminaCiao, buona giornata. :)))
Rincuora pensare che si possa davvero invertire, con campagne di informazione, il corso di eventi disumani.
RispondiEliminaUna mia amica bolognese è purtroppo direttamente interessata a una replica, made in Italy, dello stesso copione. Ecco che cos'ha scritto pochi giorni fa su Facebook:
Queste "filantropiche" case farmaceutiche sono le stesse che in Italia, con la complicità dell'Azienda Italiana del Farmaco, hanno di fatto impedito che l'Avastin (un farmaco per la cura delle maculopatie) continui a essere impiegato, obbligando il SSN a usare il Lucentis (stessa molecola) che costa 70-80 volte di più. Di conseguenza, le disastrate finanze del Servizio Sanitario Nazionale, che hanno subito tagli pesantissimi, non sono più in grado di assicurare ai 200.000 affetti da maculopatia l'unica cura che potrebbe salvarli dalla cecità.
Non so se esista al proposito una raccolta di firme, comunque mi sembra utile diffondere la notizia.
Grazie e ciao!
Certi medicinali risultano quasi gratuiti per il cittadino ma la spesa grava sull'intera comunità e quei contratti, si sa, fanno comodo a qualcuno.
EliminaE se la tua amica si rivolgesse ad un'unine consumatori e lei stessa lanciasse una raccolta firme? La maculopatia è una malattia grave e va fermata. Se ci saranno iniziative, dimmelo che divulgherò come posso.
Ciao Franz e grazie per la notizia. :))
Ho sentito anch'io la notizia in tv, SARI, è una bella vittoria...veramente molte aziende produttrici di farmaci vitali, si dovrebbero vergognare d'imporre prezzi così inaccessibili. Credo che sia molto utile, gentile FRANZ, diffondere notizie come quelle che ci hai comunicato. Nel caso si sapesse dell'esistenza d'una raccolta di firme saremmo pronte. Un caro saluto, Lili.
RispondiEliminaSe certa gente si vergognasse non farebbe quel che fa.. le case farmaceutiche sono una casta potente ma se noi fossimo informati e uniti la loro "fortuna" diminuirebbe.
EliminaTeniamoci informate... pronte a dare battaglia.
Ciao amica mia. :))
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