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6 mar 2013

Rdio3rai


Questa mattina, alla radio, Bruno Manfellotto ha detto qualcosa che non sapevo: i giornali non usufruiscono più da tempo del finanziamento pubblico, viene dato solo quelli di partito. 

A me pare una notizia importante e la divulgo.
Viva la radio!

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ore 14.30
Ho scritto il post più sopra questa mattina, ma i commenti dei lettori (ah che ricchezza i miei lettori) mi han dato da pensare. 
Ho fatto allora  una piccola ricerca che non è approdata  a nulla perchè i dati sono discordanti... però credo di avere capito che il finanziamento può essere diretto o indiretto... che ci sono sconti, agevolazioni per le bollette del telefono, della posta e di altre spese. Insomma, questo è un ginepraio dove è difficile, per me, capire qualcosa di certo. 
Oltre i giornali di partito, ci sono poi  le testate religiose che mica sono roba da ridere... insomma, da perderci la testa. 
Appena saprò qualcosa di più preciso, ne riscriverò.
Grazie, lettori!


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10 commenti:

  1. Darlo solo ai giornali di partito è una foglia di fico. Discende da quell'aberrazione che è i finanziamento pubblico dei partiti e poi... esistono testate libere in Italia?
    Il Giornale è libero? Lo è il Corsera, Repubblica?
    E' una testata libera la Rai?
    Io non credo proprio.

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    1. Dopo avere letto te e gli altri commenti, ho fatto una ricerca che non è approdata a nulla di certo. I dati sono discordanti e ognuno vede la pagliuzza nell'occhio dell'altro...
      Non so darti risposta certa, il Corsera, per quanto ho potuto trovare, non riceve contributi pubblici, gli altri sì.
      La Rai riceve, eccome...
      Grazie per avermi dato occasione di approfondire.

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  2. E' per questo che ci sono partiti quasi inesistenti che hanno un giornale che nessuno legge e il più delle volte nessuno scrive.
    Ciao.

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    1. Sì, è come dici e la lista dei giornali che ricevono contributi è immensa ed ha titoli sconosciuti.
      Ciao e grazie anche a te.

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  3. Mi piacerebbe sapere se quella mostruosità de "Il foglio" fa capo a qualche partito.
    Conoscendo il suo mostruoso fondatore e direttore, una delle personalità in assoluto più intollerabili sulla scena degli ultimi decenni, mi sembra evidente.

    Salutone e siempre viva la radio!

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    1. Sì, fa capo a un partito ma è stato fatto un largo giro per poter far rientrare la testata nel contributo. Avevi immaginato bene. Serve dire che sono d'accordo con quanto pensi di "lui"?
      Ciao a te e, davvero, sempre viva la radio, anche quella locale.

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  4. Sarina, i giornali di partito non hanno lettori. Si finanziano indirettamente i partiti, finanziando loro, su input dei partiti (Lavitola era il direttore dell' Avanti!).

    Ti pare possibile che i giornali che "contano" non siano finanziati? Leggi la "Legge sull'editoria", ti prego. Quanto al "Foglio", il pachiderma fu fondato e finanziato da una cordata guidata da Veronica Lario. Sono certo che la ex moglie di Silvio abbia destinato altrove le "quote"; da tempo!

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    1. Del "Foglio" ho letto i vari passaggi per poterlo far rientrare fra i giornali di partito... un grosso imbroglio, direi. Ho letto che anche Il Fatto reclama una purezza che non ha.
      Di questo argomento non ne so ancora molto ma lo terrò presente per approfondire.
      Ciao caro Giba, buona giornata.

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  5. Cercherò anch'io di fare una ricognizione, me ne ero occupato un bel po' di tempo fa ed ora ho perso il filo. Ricordo che Il Manifesto, prezioso giornale della sinistra, entrò in difficoltà appena introdussero il primo taglio dei finanziamenti. Eppure dal punto di vista di principio sono contro il finanziamento. La libertà di stampa attiene ad un diritto principe di libertà di espressione di tutti i cittadini, non ci possono essere cittadini con un finanziamento e cittadini senza un finanziamento. E' evidente che per un completo e pieno godimento del diritto di libertà di opinione si deve fare anche l'abolizione dell'ordine dei giornalisti, altrimenti restiamo in una libertà vigilata. Ricordo che quando si parlò di un controllo sui blog che si occupano di informazione, volevano di imporre un direttore di testata. ciao

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    1. Francesco, tu sei la Ragione e ti seguo volentieri perchè sai sposare la passione, l'impegno con la azionalità. Ecco, quel che mi rende inquieta, in questi anni, è il non avere strumenti per sapere cosa chiedere se non una generica giustizia sociale.
      Per quanto riguarda i giornali, credo che sarebbe sufficiente dare contributi alle testate che sono veramente espressione di un'idea politica e abolire tutte quelle religiose che hanno ben altri canali per diffondersi. Lo dico da credente.
      Buona giornata e grazie.

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- Grazie per il tuo commento che sarà sicuramente rispettoso.