foto presa da Libera
C'era don Ciotti (fondatore di Libera e Gruppo Abele) e c'erano centocinquantamila persone alla manifestazione del 16 marzo giunta alla diciottesima edizione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” che si è svolta a Firenze.
"Chi dice magistrati peggio della mafia uccide ancora"... dice don Ciotti che sottolinea come possano uccidere anche il silenzio, la rassegnazione e la diffidenza.
Ed ancora: "Siamo a Firenze, città del Rinascimento, e siamo qui anche perchè serve un rinascimento etico e sociale. Mi auguro un rinascimento politico. Soprattutto un rinascimento delle nostre coscienze. Il cambiamento ha bisogno di ciascuno di noi".
Questa manifestazione passa troppo spesso sotto silenzio ma i giornali dovrebbero metterla in prima pagina, accanto a ogni iniziativa, legge, provvedimento che possa rinnovare il nostro travagliato paese.
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Ormai i giornali hanno le classifiche di quel che devono dire per vendere,
RispondiEliminanon c'è notizia che sia scelta per importanza,
tutte son scelte per vendibilità.
Grazie a te che ogni tanto pubblichi qualcosa da divulgare
purtroppo questo posto non è molto frequentato,
se scrivessi scemenze ci sarebbe più gente,
ma te continua così,
mi piace questa missionaria dell'etica.
Ciao
L'etica e l'interesse per quel che riguarda la società fa parte della nostra generazione... ricordo le tante riunioni in quartiere, gli incontri che riguardavano il territorio, la salute, la scuola e di cosa volesse dire appartenere a una determinata zona. Come dicevo a Gattonero più sopra, il bene comune e il nostro dovevano coincidere.
EliminaI discorsi di questo tenore sono poco seguiti perchè impegnano... chi mi legge però vale mille lettori distratti ed io li seguo perchè trovo in loro il mio stesso impegno.
Buona giornata.