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6 feb 2013

Si parla di lavoro

Niente di nuovo in questa campagna elettorale: un gran viavai di alleanze, denigrazione dell'avversario, nessun programma di governo e nessun fatto, emergenza, sentiti come prioritari, urgenti. La politica sta umiliando sè stessa e a pagarne le conseguenze siamo noi. Ricordiamo tutto questo quando saremo chiamati a votare.

La cosa più urgente, in assoluto, è il lavoro... un lavoro che non c'è e quando c'è viene sfruttato o non  tutelato.
Di l lavoro ne ha parlato compiutamente, pochi giorni fa,  Francesco Zaffuto    nel suo interessante articolo che titola: "Lavori umili, disoccupazione, immigrazione e studio". Leggetelo qui  

Seguirò questo argomento e  chi può lo faccia e ne tragga opinioni di voto...   è  questione di  futuro,  dignità, vita.


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4 commenti:

  1. So già per chi votare ma seguirò l'indicazione dileggere quel che dici,
    Buona giornata Sari.

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    1. Fa piacere incontrare una persona decisa sul voto e tu lo sei.
      Buona serata e buon voto per fine mese.
      Ciao.

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  2. Francesco, già letto.
    Prendo atto qui che almeno uno, Nucci che non a caso fa di nome Massimo, SA già per chi votare.
    Non riesco ancora a entrare nell'ottica che siamo in mese di votazioni, e poco ci è mancato che ti dessi della 'suonata' nel ricordarlo qui.
    Chiaramente il 'suonato' sono io: da tutte le campane con battacchi come clave, che sbattono da tutte le parti, evitando gli argomenti che interessano agli italiani. Adesso sono di moda le promesse: meno tasse, meno delin..., ahem, deputati e senatori, rimborsi, tagli, lotte alle evasioni (chissà quanti pensionati al minimo cadranno nella rete; gli altri non sono evasori, sono furbi) ecc. ecc.
    La parola Lavoro è sinonimo di peste, di tumore, di lebbra... viene evitata, forse per scaramanzia, oppure perché ritenuta una parolaccia.
    Ciao, anche da parte mia 'buona giornata'.

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    1. Concordo.
      Invidio parecchio chi ha le idee chiare, chi ha fiducia in qualcosa e qualcuno. Non vorrei parlare sempre di politica, non mi è mai piaciuto molto e in passato l'ho fatta a modo mio, come cittadino nelle commissioni di lavoro nel mio quartiere e come mediatore culturale del mio territorio. Ecco, la mia politica era quella del fare e adesso che nessuno fa e i fatti e le notizie vengono usati per offendere e non per difendere/costruire/promuovere, sono sgomenta. Non so a che santo votarmi ;)
      Il lavoro è la mia preoccupazione più grande e non è solo per i miei figli ma per tutti i giovani che non vedono riconosciuto il diritto al lavoro e la dignità del lavoratore. Vedo che Francesco ne parla ancora e andrò a leggerlo.
      Ciao Gattonero, a te buonanotte.

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