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10 dic 2012

Modi di dire e di fare Natale

Natale 2012. Leggo che, in tempi così difficili, si è sentito il bisogno di precisare che nel presepio non possono essere presenti nè il bue nè l'asino.
Vorrei rassicurare le autorità ecclesiastiche: sì, è improbabile ci fossero, come è improbabile che qualcuno, nel presepe, avesse capelli biondi e occhi azzurri e che anche altri luoghi e personaggi, per fedeltà alla storia, dovrebbero sparire dalla rappresentazione nostrana.
Non trovo nulla di male a posizionare i nostri grandi animali a scaldare un Bambino, nato sotto un'improbabile nevicata su un altrettanto improbabile paese ghiacciato, perchè questo, anzi, mi pare un segno di cura, d'amore per un piccolo, nato senza vesti...
E' cura, non ignoranza.

Anni fa, un missionario che tornava dall'Africa, portò nella nostra parrocchia i presepi intarsiati dalle popolazioni che aveva visitato... ricordo una Madonna nera che cullava un piccolo color d'ebano e anche questo, m'era parso, un segno di amore... diceva della voglia di sentire vicino, uguale a sè, la divinità lontana. Anche tutti i piccoli presepi etnici, molto
graziosi, hanno un unico titolo, secondo me: Nato fra noi.
Che bello, per un cristiano, questa fede testimoniata... e se ognuno lo fa a modo suo, che c'è di male?



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8 commenti:

  1. Bellissimo!
    Sono d'accordo con te e non lo dico come quelli che lo scrivonosu tutti i post,
    lo dico perchè la tua risposta mi trova in perfetta sintonia.
    Ho il sospetto che le autorità ecclesiastiche abbiano stretto un accordo con alcune società di idraulica
    e per questo auspicano che nella capanna si installino i termosifoni comandati da pannelli solari.
    Io che sono miscredente amo la simbologia del somaro e della mucca
    e nel mio immaginario continuerò a pensare il presepio così.
    Buona giornata Sari.

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    1. Io sono nata in città, fra il traffico e il rumore delle auto, ma chi è nato in campagna racconta di come la sera ci si radunasse nelle stalle e lì si stesse caldi proprio grazie al fiato delle mucche. Si slavoricchiava e qualcuno, alla luce del lume, leggeva una storia. Io, figurandomi la scena, pensavo ad un presepio senza il bambino Gesù.
      Ciao Massimo, buona serata.

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  2. In India ho visto una Madonna in sari, San Giuseppe in longi e il bambinello con il terzo occhio dipinto sulla fronte. La divinità é a nostra immagine e somiglianza... ed é giusto sia così!
    Un abbraccio
    Francesca

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    1. La divinità è a nostra immagine e somiglianza, o noi siamo come la divinità... che importa saperlo?
      Non avevo mai letto del Bambinello con il terzo occhio sulla fronte, mi pare un segno bellissimo.
      Un abbraccio, Francesca, e buona serata.

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  3. Che senso ha questo voler fare una precisazione su un evento di cui non si può spere come precisione in che modo è avvenuto? Quello che conta è la fede in questo Bambino che è uomo e Dio, e che sia nato in una capanna o in una grotta o in una stalla cosa cambia?
    E' nato povero ma circondato d'amore e sicuramente Maria e Giuseppe avranno fatto di tutto per farlo stare al caldo dato che nel deserto le notti sono fredde.
    Nel mio Presepio ci sono il bue e l'asinello, le pecore e i pastori, gli angeli e la cometa.....

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    1. Anche nel mio presepio ci sono, Fausta carissima.
      Proprio ieri sera la mia nipotina, di due anni e mezzo, mi raccontava del presepio appena fatto... i pastori, le pecore, Giuseppe, Maria... - E Gesù? - ho chiesto. Silenzio. La mamma inteviene: Gesù deve ancora nascere.
      Che belle le tradizioni.. senza quelle che avremmo da legare i nostri ricordi?
      Un grande abbraccio, buona giornata.

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  4. a me del presepe è sempre piaciuto soprattutto il contorno: il bue, le pecore, il laghetto con le anatre, le stelle e il castello d'erode lontano lontano sullo sfondo. ciao

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    1. Nel mio presepe non c'è mai stato il castello di Erode. Lontano si mettevano i magi che ogni giorno si spostavano di pochi centimetri perchè potessero arrivare alla capanna il 6 gennaio.
      Ciao Ant, buona serata.

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