Soltanto adesso, che è due volte sera, emergono dal bòsco degli amici, alberi a volte già abbattuti dalle bufere della vita. Li ritrovo verdi come pini di mare, giovani ed alti e mi ritrovo ad ondeggiar con loro, felice della mia flessibile gioventù, al vento di ponente. giba
Non è temmpo di poeti questo, vero Massimo? E' un piacere leggerti e lo sto facendo con i tuoi post passati. Sei un autentico narratore e di cose da raccontare ne hai parecchie. Ciao.
No Sari, la scrissi per i giovani alberi che stavano attorno a me, giovane albero e che vennero abbattuti dagli anni. Ho sognato di ritrovarmi snello e felice, con loro, flessibile al vento della vita, anche se è un vento di ponente, che nasce dove finisce il giorno. Sono tante le parole espresse ed inespresse, note solo a chi scrive. Sono stato ermetico, allora. Scusami.
Nulla di che scusarsi... pensavo di ricordare un evento e invece ho sbagliato. E' l'età che avanza (ehehe) e comincio a pensare che non sia poi così male invecchiare e avere una scusa pronta per tutto. Bella poesia questa, come le altre... Ciao caro amico mio.
Non sei ermetico, Giuliano.E' naturale che qualcosa sfugga a chi legge, trattandosi di parole che vengono dall'intimo del poeta.E' un bel sogno il tuo.Ciao,Lili.
Sapete, Sari & Lili, perché scrissi che allora (e adesso) è "due volte sera"? Era di sera quando scrissi ed è la sera della vita quella che vivo. Allegro, vero? Grazie anche al cortese Massimo Nucci! Ciao, a presto...
Giba, tu non sai se è ancora giorno pieno o sera, per te. Lascia fare a chi deve e risorgi ogni giorno, come il sole. Abbandona il grigio e fatti colorare da chi ti vuole bene. Massimo Nucci è un signore che vale la pena conoscere... se vai nel suo blog, leggi le sue storie... sono gustose e ben narrate. Ciao caro.
Sbaglio o questa poesia la scrivesti per Nereo?
RispondiEliminaSempre bella...
Ma non è possibile che qui ci sia un solo commento
RispondiEliminae per giunta sia il tuo!
Grazie per esser venuta a trovarmi.
Non è temmpo di poeti questo, vero Massimo?
EliminaE' un piacere leggerti e lo sto facendo con i tuoi post passati. Sei un autentico narratore e di cose da raccontare ne hai parecchie.
Ciao.
No Sari, la scrissi per i giovani alberi che stavano attorno a me, giovane albero e che vennero abbattuti dagli anni. Ho sognato di ritrovarmi snello e felice, con loro, flessibile al vento della vita, anche se è un vento di ponente, che nasce dove finisce il giorno. Sono tante le parole espresse ed inespresse, note solo a chi scrive. Sono stato ermetico, allora. Scusami.
RispondiEliminaNulla di che scusarsi... pensavo di ricordare un evento e invece ho sbagliato. E' l'età che avanza (ehehe) e comincio a pensare che non sia poi così male invecchiare e avere una scusa pronta per tutto.
EliminaBella poesia questa, come le altre...
Ciao caro amico mio.
Non sei ermetico, Giuliano.E' naturale che qualcosa sfugga a chi legge, trattandosi di parole che vengono dall'intimo del poeta.E' un bel sogno il tuo.Ciao,Lili.
RispondiEliminaDavvero un bel sogno, Lili. Giba sa farlo da maestro.
EliminaUn bacione e a risentirci presto.
Sari
Sapete, Sari & Lili, perché scrissi che allora (e adesso) è "due volte sera"? Era di sera quando scrissi ed è la sera della vita quella che vivo. Allegro, vero? Grazie anche al cortese Massimo Nucci! Ciao, a presto...
RispondiEliminaGiba, tu non sai se è ancora giorno pieno o sera, per te. Lascia fare a chi deve e risorgi ogni giorno, come il sole. Abbandona il grigio e fatti colorare da chi ti vuole bene.
EliminaMassimo Nucci è un signore che vale la pena conoscere... se vai nel suo blog, leggi le sue storie... sono gustose e ben narrate.
Ciao caro.